Lunedì uno scandalo sui test di sicurezza dei veicoli in Giappone si è ampliato, poiché si è scoperto che cinque case automobilistiche locali avevano presentato dati errati o manipolati quando hanno richiesto la certificazione di alcune delle loro auto.
Queste case automobilistiche erano Toyota, Mazda, Honda, Suzuki e Yamaha, secondo il Ministero dei Trasporti giapponese.
Yoshimasa Hayashi, il principale portavoce del governo giapponese, ha definito questa cattiva condotta “deplorevole”.
Le ultime rivelazioni sono arrivate dopo che questo Ministero ha chiesto alle case automobilistiche alla fine di gennaio di indagare sulle richieste di certificazione, dopo uno scandalo sui test di sicurezza presso la fabbrica Toyota Daihatsu, che produceva auto compatte, avvenuto l’anno scorso.
Toyota ha affermato che gli abusi si sono verificati durante sei diversi test condotti nel 2014, 2015 e 2020.
Le auto interessate erano tre modelli di produzione – Corolla Fielder, Corolla Axio e Yaris Cross – e versioni fuori produzione di quattro popolari modelli di auto, incluso un modello venduto con il marchio di lusso Lexus.
Akiod Toyoda, nipote del fondatore della Toyota ed ex amministratore delegato della Toyota, ha dichiarato in una conferenza stampa: “In qualità di responsabile del gruppo Toyota, vorrei scusarmi sinceramente con i nostri clienti, con gli appassionati di automobili e con tutte le parti interessate per questo .”
Mazda ha sospeso le spedizioni della sua auto sportiva Roadster RF e della berlina Mazda2 da giovedì della scorsa settimana, dopo aver scoperto che i lavoratori avevano modificato i risultati dei test del software di controllo del motore, ha affermato la società in una nota.
Mazda ha anche scoperto che i crash test dei modelli di auto Atenza e Axela erano stati manomessi utilizzando un timer per attivare gli airbag durante alcuni test di collisione frontale, invece di fare affidamento su un sensore di bordo per rilevare una collisione. Questi due modelli di auto non sono più in produzione.
Yamaha ha dichiarato di aver interrotto le spedizioni di una motocicletta sportiva. La Honda ha affermato di aver riscontrato irregolarità nei test di rumore e di potenza su due dozzine di modelli di auto che non vengono più prodotti. Questo illecito in Honda è avvenuto per un periodo di oltre otto anni fino all’ottobre 2017.